E' stato presentato l’11° Rapporto Energia e Ambiente - Analisi e Scenari - dell'ENEA. Il documento presenta le dinamiche in atto nel sistema energetico nazionale e internazionale e mette in luce i percorsi tecnologici che consentirebbero all'Italia di dirigersi verso uno sviluppo di tipo sostenibile, che rilancerebbe l’industria nazionale in settori quali l'efficienza energetica, le fonti rinnovabili, il nucleare e l'uso di fonti fossili con tecnologie di cattura e sequestro del carbonio.

La domanda di energia primaria, in Italia, nel 2009 è calata del 5,8% rispetto al 2008, con una contrazione delle fonti fossili e una crescita delle rinnovabili. La domanda italiana di energia è così composta: 41% petrolio, 36% gas, 5% energia elettrica importata, 7% combustibili solidi.
Rispetto al 2009, i consumi di energia sono diminuiti del 5,2% con il calo maggiore nel settore industriale (-20%), mentre nel settore civile si è avuto un leggero aumento (+3,5%).
La crisi della produzione industriale ha portato anche a un calo della produzione di energia elettrica (-8,5%), concentrato nel settore termoelettrico (-3,6%), che si basa prevalentemente sul gas naturale.

Nel 2009 il consumo di energia da fonti rinnovabili è aumentato del 16% e ha ormai raggiunto quota 1/5 dei consumi complessivi di elettricità. I settori del
fotovoltaico, dell’eolico, dei rifiuti e delle biomasse hanno avuto l’incremento maggiore, raggiungendo il 32% del totale dell’energia prodotta da fonti rinnovabili (settore nel quale vengono comprese anche le fonti idroelettriche e geotermiche).

ENEA ha analizzato due tipologie di scenario, che identificano i trend di sviluppo del sistema energetico nazionale, con l’obiettivo del raggiungimento della sostenibilità ambientale, della competitività economica e della sicurezza nelle forniture.

Gli scenari di “riferimento” individuano l’evoluzione tendenziale del sistema con la normativa attuale. In questi scenari si prevede che i consumi di energia riprendano a salire con il superamento della crisi economica.

Gli scenari di “intervento” delineano i trend del sistema con l’introduzione di normative più stringenti nei campi dell’energia e dell’ambiente. In questi scenari i consumi potrebbero ridursi ulteriormente grazie a nuove tecnologie nei settori dell’efficienza energetica, delle rinnovabili, del nucleare e dello stoccaggio del carbonio (-20% al 2050 rispetto agli scenari di riferimento).

L’Italia, nonostante la crescita nel settore delle energie rinnovabili, manifesta però alcune difficoltà di competitività, soprattutto a causa degli scarsi investimenti in innovazione tecnologica. Nel nostro paese le politiche di incentivazione delle rinnovabili non hanno infatti comportato lo sviluppo di una filiera industriale; la conseguenza principale è la dipendenza italiana dai componenti tecnologici prodotti all’estero, soprattutto nel settore
fotovoltaico.

Per approfondire:
Rapporto Enea "Energia e Ambiente"