Copertura a verde

Per la copertura a verde delle pensiline è stato scelto del verde estensivo a sedum che richiede una bassissima manutenzione ed in grado di sopravvivere in situazioni di estrema siccità, un'alta adattabilità alle condizioni climatiche del luogo e con un'elevata capacità di rigenerazione ed auto propagazione.

Sezione pensilina: copertura verde + copertura pannelli fotovoltaici

Il tetto verde può essere di tipo estensivo o di tipo intensivo. Nel caso in oggetto si è scelto la prima tipologia, particolarmente adatta per coperture di grandi dimensioni.
Il verde estensivo è caratterizzato da:

- spessore delle stratificazioni molto ridotto, in genere tra 8 e 20 cm;
- basso peso proprio da circa 75 kg/mq a 200 kg/mq;
- substrato, costituito in prevalenza da componenti minerali;
- varietà vegetative costituite generalmente da sedum, piante perenni, erbacce, accomunate da: elevata capacità di rigenerazione e autopropogazione, resistenza allo stress idrico e termico;
- ridotto fabbisogno nutritivo ed apporto energetico;

- bassa manutenzione;

- costi contenuti per l'installazione e la gestione.

Esempi di copertura a verde

Storicamente l'impiego dei tetti verdi apparteneva alla cultura dei paesi scandinavi; tuttavia negli ultimi anni, grazie anche all'interesse sempre maggiore per l'architettura sostenibile, si è diffuso in molti paesi l'utilizzo delle coperture verdi.
In Italia, per incentivare questa applicazione alcune amministrazioni locali hanno inserito il verde pensile nei regolamenti edilizi. Il primo Comune è stato Bolzano che ha adottato un indice di qualità ambientale, il R.I.E. (Riduzione dell'Impatto Edilizio), che certifica la qualità dell'intervento in funzione della captazione del suolo delle acque meteoriche e del conseguente deflusso idrico. L'indice mira a ridurre le superfici sigillate e una delle soluzioni migliori per raggiungere il valore richiesto è l'utilizzo del verde pensile. Altri Comuni invece premiano l'utilizzo delle coperture a verde con incentivi volumetrici, scomputi o riduzione degli oneri.
A Milano è stata inserita nel 2006 la voce "verde pensile" tra gli aggiornamenti del regolamento edilizio. Nel caso di aree di edificazione oltre i 5mila mq è obbligatorio lasciare liberi il 75% per il verde e il verde pensile su tutte le coperture piane concorre al raggiungimento della percentuale.
Il tetto verde non solo migliora il contesto urbano ma offre molti altri vantaggi:

- aumento delle superfici filtranti;
- riduzione dei picchi di pioggia durante i temporali;
- filtrazione dell'acqua;

- riduzione dei carichi termici estivi;

- riduzione dell'effetto isola di calore;

- protezione dai raggi UV;

- minor CO2;
- riduzione della concentrazione di polveri sottili;
- miglioramento generale della qualità dell'aria;

- migliora il paesaggio;

- permette la realizzazione di un tetto vivibile;

- biodiversità urbana;

- elevata protezione dall'inquinamento acustico;

- superiore durabilità del sistema di tenuta della copertura.