Termointonaci per isolare in poco spessore

I termointonaci sono il compromesso ideale per isolare con un basso spessore ancor più se accoppiati ad un altro materiale isolante principale. Permettono di risolvere i ponti termici e sono traspiranti e incombustibili.

I termointonaci sono una valida alternativa ai tradizionali intonaci cementizi che rivestono il 99% delle costruzioni in Italia. Sono particolarmente indicati per le riqualificazioni energetiche e nel restauro di edifici storici, ove sia impossibile realizzare un cappotto termico.
 

Cos'è un termointonaco?
Il termointonaco è un intonaco speciale con funzione isolante costituito da un impasto di cemento o calce più un componente coibente (inerti di polistirene, vetro espanso, sughero, pomice, granuli di aerogel). I termointonaci hanno conduttività termica λ tra 0,09 e 0,02 W/mK, una traspirabilità al vapore acqueo simile ad un tradizionale intonaco cementizio (μ=6-13) e sono incombustibili (classe di resistenza al fuoco A1 o A2).

Come funziona il termointonaco?

L'intonaco termico viene applicato, a mano o a macchina, su pareti esterne o interne, in uno spessore di 3/8 cm. Il suo potere isolante è ottimo1 se unito ad altre tipologie di isolamento, come l’insufflaggio. Il termointonaco collabora con l’isolamento principale e permette di risolvere i problemi dovuti ai ponti termici formando così un sistema di isolamento completo.

 

Note:
1. Il potere isolante di un materiale è dato dalla resistenza termica R ovvero il rapporto tra il suo spessore di posa e la conduttività λ del materiale stesso. Se ne evince che un termointonaco posato con uno spessore di pochi cm non è efficace da solo ma deve essere unito ad un altro materiale isolante. Ad esempio, il solo termointonaco, rispetto ad un cappotto termico con spessore di 10/15cm, ha un potere isolante (a parità di conduttività termica λ) di quasi la metà. Mentre il termointonaco è ben 80 volte più performante di una “vernice isolante” posata con spessore di 1mm.


Pagina aggiornata il 16 settembre 2016