Obbligo Rinnovabili 2012: ecco le novità

Flash News - 27 Giugno 2012

Dal 31 maggio è scattato l’obbligo di energie rinnovabili per i nuovi edifici e le “ristrutturazioni rilevanti” con cui si dovrà garantire, attraverso fonti rinnovabili, la copertura di parte dei consumi termici ed elettrici. Ma restano dubbi sulle modalità di rispetto dell'obbligo.


E' passato quasi un mese dall'entrata in vigore dell'obbligo di energie rinnovabili per i nuovi edifici e ristrutturazioni rilevanti stabilito dal Decreto Legislativo n. 28/2011: sebbene siano state definite le quote minime obbligatorie restano da chiarire alcuni punti su come rispettare gli obblighi.

Cos'è l'obbligo rinnovabili?

Dal 31 maggio 2012 è scattato l'obbligo di utilizzo di fonti rinnovabili: la quantità minima obbligatoria di copertura con fonti rinnovabili dei fabbisogni termici ed elettrici aumenterà progressivamente secondo scadenze annuali fissate dal decreto:

Periodo % Fonti rinnovabili solo per ACS
% Fonti rinnovabili ACS + Risc. + Raffresc. Potenza minima obbligatoria  Fotovoltaico
Dal 31/5/2012
al 31/12/2013
50% 20% 1 kW
ogni 80 mq*
Dal 1/1/2014
al 31/12/2016
50% 35% 1 kW
ogni 65 mq*
Dal 1/1/2017
in poi
50% 50% 1 kW
ogni 50 mq*
* La superficie di riferimento per il calcolo della potenza minima obbligatoria è la superficie in pianta dell'edificio al livello del terreno

Sono previste ulteriori normative regionali solo nel caso queste siano più restrittive della legge nazionale.
 
.............................................................................................
CasaEnergetica prepara relazioni Legge 10!
Per essere sicuro di rispettare i parametri minimi
richiesti dalla vigente normativa
Contattaci !
..............................................................................................


Quando si applica l’obbligo rinnovabili?

L'obbligo rinnovabili si deve applicare a:

- edifici di nuova costruzione, la cui richiesta del titolo edilizio sia stata presentata successivamente alla data di entrata in vigore del decreto (31 maggio 2012);

- edifici sottoposti a “ristrutturazione rilevante”: con questa definizione si intendono gli edifici esistenti aventi Superficie Utile superiore a 1000 mq il cui intervento comprende l’intero involucro edilizio; oppure edifici esistenti soggetti a demolizione e ricostruzione anche in manutenzione straordinaria.



Che tipo di impianti conviene utilizzare?

Il decreto manca di una linea guida che definisca in modo chiaro la tipologia e la quantità di fonti rinnovabili da utilizzare: in queste settimane il CTI sta collaborando con il Ministero dello Sviluppo Economico per una definizione chiara delle direttive dell’obbligo rinnovabili, ma occorrerà attendere ancora prima di poter vedere un documento chiarificatore.

Uno dei punti più controversi dell’obbligo rinnovabili riguarda il divieto, espresso nel decreto, dell’assolvimento degli obblighi previsti per il fabbisogno termico attraverso l’utilizzo di impianti a energia rinnovabile elettrica (ad es. impianti fotovoltaici):  le pompe di calore ad alimentazione elettrica quindi non potranno essere supportate da un impianto fotovoltaico, rendendo più complesso il rispetto dell’obbligo rinnovabili.

Escludendo quindi i sistemi termici alimentati da fonti rinnovabili elettriche, nel futuro la scelta per la copertura di parte del fabbisogno termico ricadrà principalmente su collettori solari termici, caldaie a biomasse
e pompe di calore.

..............................................................................................
CasaEnergetica progetta impianti di riscaldamento e raffrescamento ad alta efficienza energetica per edifici ad uso residenziale, commerciale e produttivo.
..............................................................................................


Chi vuole costruire ora come deve comportarsi?

Sebbene non siano ancora stati definiti i dettagli di applicazione dell’obbligo rinnovabili, per chi ha intrapreso, o vuole intraprendere, la costruzione di nuovi edifici sarà opportuno preventivare l’installazione di impianti ad energia rinnovabile che ricadano il meno possibile nei casi controversi del decreto.
 
Inoltre sarà necessario investire maggiormente nella progettazione di un involucro a prestazioni elevate, in modo che l’abbattimento del fabbisogno primario di energia riduca anche l’entità degli impianti ad energia rinnovabile che sarà obbligatorio installare.

In alcuni casi è prevista una riduzione della percentuale di obbligo rinnovabili: se non è possibile per motivi tecnici coprire completamente la percentuale obbligatoria, il decreto ammette una percentuale minore ma impone limiti più restrittivi in termini di prestazione energetica dell’edificio, richiedendo cioè la realizzazione di un involucro edilizio di prestazioni maggiori rispetto a quelle imposte dall’attuale normativa.

> Tutte le Flash News
 
 Aggiornato il 28 giugno 2012