Nuove regole per le energie rinnovabili in Puglia e Valle d’Aosta

Sono entrate in vigore nella Regione Puglia le Linee Guida Regionali per le energie rinnovabili, attuazione di quanto stabilito dalle Linee Guida Nazionali per l'autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili (Decreto del Ministero per lo Sviluppo Economico del 10 settembre 2010).

Le Linee Guida Regionali per le energie rinnovabili comprendono il Regolamento per le aree non idonee, che individua le aree del territorio pugliese escluse dall’installazione di
impianti fotovoltaici e eolici. Il Regolamento individua tutte le zone soggette a qualsiasi tipo di vincolo: parchi, riserve, siti Unesco, beni culturali, immobili e aree di notevole interesse pubblico, coste, laghi, fiumi, torrenti e corsi d'acqua, boschi, zone archeologiche, grotte, gravine e versanti.
Inoltre vengono disciplinati i cosiddetti “coni visuali”, cioè le vedute panoramiche in corrispondenza di alcuni paesaggi pugliesi, in particolare per le zone agricole con produzioni alimentari di alta qualità (DOP, DOC, IGT, IGP) e biologiche.

Viene modificato anche il procedimento di richiesta delle autorizzazione uniche: l’iter è allineato alle Linee Guida Nazionali, ma è completamente on line attraverso il portale
www.sistema.puglia.it. I progetti dovranno essere redatti in digitale per poter essere immediatamente sovrapponibili alla Cartografia del SIT, il Sistema Informativo Territoriale.

Per quanto riguarda la Valle d’Aosta, la Giunta Regionale ha deliberato il 4 gennaio 2011 in merito all’individuazione delle aree non idonee all’installazione di
impianti fotovoltaici ed eolici superiori ai 60kW. La delibera, che entrerà a breve in vigore con la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione, non prevede alcun vincolo per i pannelli fotovoltaici installati sui tetti (ad esclusione dei centri storici), per gli impianti fotovoltaici di potenza inferiore ai 5kW e per gli impianti eolici fino a 60 kW.

Gli
impianti fotovoltaici sono vietati nei centri storici, nelle zone con vincolo di inedificabilità, nelle aree protette e in quelle a rischio idrogeologico, e sui terreni per i quali sono stati concessi i contributi dei Piani di Sviluppo rurale 2000-2006-2007-2013. Per quanto riguarda gli impianti eolici, sono escluse le aree naturali protette, le zone con vincoli di inedificabilità, i ghiacciai e le zone A, B e C dei centri abitati.